Il corteggiamento: curiosità e tradizioni

L’arte del corteggiamento ha sempre accompagnato le storie d’amore.
Qui a Città Sant’Angelo, quando gli unici mezzi a disposizione per conoscere una donna erano sguardi e
parole, i giovani innamorati, all’ombra di un albero, si dichiaravano amore eterno.
Gino Di Bonaventura, angolano doc, ci parla dell’alberone con lo sguardo di chi quel luogo lo ha sentito
sempre suo!
La tradizione angolana vuole che le coppie di innamorati passassero i loro momenti più intimi nei pressi
di un albero nel terzo giardino del paese, terzo perché più appartato, lontano da sguardi indiscreti.
L ‘alberone, questo il nome dell’albero degli incontri e dei corteggiamenti, aveva una forma comoda e
particolare, quattro tronchi si sviluppavano come a formare una seduta, pronta a tramutarsi in un dolce
giaciglio dove potersi accoccolare.
Un posto ambito, conteso dai ragazzi angolani che percorrevano la strada dei giardini con la speranza di
non trovarlo già occupato… spesso ciò accadeva e allora si andava oltre, fino ad arrivare alla Chiesa di
Sant’Antonio e ai suoi amati gradini o alle vecchie carceri del Paese, luogo buio e perfetto anch’esso per
gli incontri amorosi.
Oggi al posto dell’alberone, l’albero dell’amore, è stato costruito un monumento che lo rappresenta, dai
cui piedi nasce una stradina di piccole pietre che termina con un calco di due mani, una grande e l’altra
piccola, l’inequivocabile segno dell’incontro tra la vecchia e la nuova generazione.

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